Gli eroi (non) son tutti giovani e belli

Piccola mini-guida poetica per quanti, magari, son convinti di avere a che fare con persone affidabili webbaiole 

Quante storie potrei raccontare oggi, stasera, domani, di ventenni, trentenni stonati dalla primavera, assaliti e devastati dal polline della ribalta a tutti i costi, dei riflettori, arrivisti come nemmeno gli interventisti del primo decennio del novecento, come Gobetti, ragazzi spinti dall'arroganza della scarsa propensione all'interpretazione del pensiero altrui e dalla solita, inevitabile coda di paglia lunga da qui a Salò.
Ed eccomi qui, ancora, ad ascoltare Guccini, a domandarmi o a far finta di niente, come se il tempo, per me, non costasse la vita, come se il tempo passato e dedicato a produrre generosità ad un nucleo ritrovato ed il tempo presente non avessero stessa amarezza di sale.
Rimanere silente, così, annaspare nel nulla, custodire i ricordi nella playlist della mia mente, accarezzare le età, sorridere ai ragazzi, alle ragazze, a chi avevi riposto la tua fiducia, è uno stallo, un rifiuto crudele, forse incosciente, del diritto alla mia felicità.
Ma gli eroi son tutti giovani e belli.

Odio gli Indifferenti. Gli ipocriti e i moralisti non ne parliamo


Non faccio nessun passo indietro, sia ben inteso. Non ho sbagliato, sono una persona onesta e leale ma soprattutto buona e non violenta, generosa e sfruttata, che sa pure chiedere scusa quando sbaglia. Rimango orgogliosamente coerente delle mie idee prendendo le distanze da quanti, ieri, hanno tentato di farmi passare per uno tollerante alla violenza sia pur senza dirlo apertamente.