Una pet ad alta tensione

E' che mentre sei alle prese con una Tomoscintigrafia Globale corporea - che, per dirla alla Luca Medici alias Checco Zalone, per voi ignoranti altri non è che la volgare PET - cominci a (ri)trarre i bilanci della vita: ormai Giorgio ci è abituato. La norma vorrebbe che tutto alla fine debba bilanciarsi, per cui i cosiddetti momenti negativi, alla fine, si bilanciano con quelli positivi. E viceversa. Insomma. Ci sarebbe da discutere su questa massima, mutuata dal lessico calcistico secondo cui, ad esempio, eventuali 3 rigori non dati al Bari, due pali, e una quantità industriale di sfiga, a fine torneo, dovrebbero venir compensati con qualcosa di analogo. Mah...

Succede, però, che Giorgio (chiamerò così, per convenzione, il personaggio di fantasia ammalato di una patologia rara oltre che di angosce varie, metropolitana inclusa: avevo, in effetti, cominciato a scrivere un romanzo su di lui ma mi son fermato), prima di entrare nel tubo, deve passare attraverso le forche caudine del protocollo che prevede di fornire nome e cognome, rilasciare l'impegnativa medica all'amministrativo, prendere il numerino e attendere nella sala d'attesa il proprio turno.

"Ventura vattene da Bari" (titolo provocatorio). E portati anche gli ultrà insieme


E che nessuno si azzardi a darmi del disfattista. E nemmeno del presuntuoso. Adesso sbotto io perchè le lagne mediatiche dei tifosi dei forum che di calcio non capiscono una mazza e che si aggrappano solo ai miti eterni e alle leggende metropolitane, mi hanno stancato.
Lo dicevo da agosto che questo Bari si era indebolito e tutti invece erano convinti del contrario. Lo dicevo da agosto che sostituire Bonucci sarebbe stato impossibile (Ranocchia aveva già lasciato 6 mesi prima) e che i rinforzi non erano all'altezza della conferma del decimo posto. E già, perchè l'obiettivo del Bari era confermare il decimo psoto, non salvarsi, insomma non più "stupire" ma confermarsi.

Dissi anche che quelle conferme forzate di Almiron e Barreto volute dalla piazza (ovvero di giocatori che pur avendo un pedigreè niente male, appariva strano - ancorchè sospetto - che nessuno delle grandi li voleva: e per questo fui irriso, minacciato e preso in giro dai soliti cretini), non avrebbero reso come lo scorso anno, l'uno a causa dei soliti capricci, l'altro a causa della sua fragilità. Per non parlare, poi, del comune denominatore, i muscoli e relativi atavici infortuni, vero motivo per i quali nessuna grande squadra li ha mai voluti sul serio. Un Barreto che segna 18 gol in B e 15 gol in A (sbagliandone, però, 30), come minimo sarebbe stato richiesto da una Sampdoria, non dico un Real Madrid.

Il percorso della fede: San Nicola (BA)-Via del Mare (LE)

Sembrava un viaggio della speranza. Uno di quelli che, ciclicamente, organizzano le associazioni clericali per raggiungere e pregare qualche madonna ubicata oltr'alpe volte al classico miracolo della carrozzella gettata via, una volta per tutte, stampelle incluse.
E dallo stadio San Nicola, incolonnata come un torrente impazzito fatto, però, di ferro e gomme, è salpata una crociata di auto e autobus per un percorso di fede biancorossa - ultima cosa in cui i tifosi baresi sperano oltre alle scommesse snai - voluto, deciso e studiato nei minimi particolari dalle questure baresi e leccesi, sotto l'egida dei due prefetti. Un percorso che, a detta delle informative giunte alla questura, avrebbe potuto rendere la SS.16 prima, la SS.379 dopo, e la SS. 613 fino a Lecce come un Fiume Sand Creek con relativo assassinio di donne, bambini e tutto quanto riconducibile al giallorosso sarebbe capitato davanti ai pelli(bianco)rossi baresi.
Sicuramente si è esagerato nel preoccuparsi ma hanno fatto bene i prefetti a cautelarsi minuziosamente perchè abbiamo constatato con mano, avendo seguito volutamente il fiume della speranza andando anche a 20 all'ora in taluni tratti, l'assoluta tranquillità con cui i tifosi baresi si sono recati a Lecce dovuta all'efficienza delle forze dell'ordine ubicate un po' dappertutto, dalle autogrill alle corsie d'emergenza, dagli svincoli ai cavalcavia.

Auguri ai miei amici di Facebook per il 2011

Auguro a tutti i miei amici di qui dentro, senza troppi tag, tanta serenità poi il resto verrà da se. Oddio, ci vuole anche un po' di fortuna, ma quella occorre ricercarsela perchè raramente scende dal camino come la befana. Prendete il Bari, ad esempio: Matarrese da sempre invoca alla fortuna come alleata e cosa necessaria per salvarsi ma fino a quando scucirà "zero" euro invece che "uno" (perchè il calcio di oggi ha dimostrato che non occorre svenarsi) difficilmente riuscirà a salvarsi e/o a raggiungere i suoi obiettivi.
Auguri al Bari calcio, dallo stesso presidente con cui non sempre sono in sintonia (eppure c'è stima, che se lo schiaffino in mente i cialtroni balordi ignoranti rosi nel fegato per questo motivo), ai giocatori passando per tutte le persone che ci lavorano; Un augurio particolare ovviamente al mio amico GP Ventura che forse ne ha bisogno più di tutti e, presto, so io come fare per dargli una dose di coraggio.....