150esimo anniversario tra nocelline, palloncini, qualche mostra interessante, e la solita banda locale
Non ci sono mai piaciute le frasi confezionate, quelle partorite dai pc color ministero e digitate da segretarie factotum che con l'italiano, spesso e volentieri, sono in perenne guerra (non ne parliamo col congiuntivo e la consecutio temporum) e divulgate col fine di diventare di default per tutti gli enti, scuole, ministeri e pubbliche amministrazioni così da rendere la festa più celebrativa. No. Noi che, orgogliosamente e felicemente, sappiamo ancora - più o meno - leggere e scrivere e riteniamo altresì di avere ancora quel minimo di padronanza linguistica base con cui poter dire la nostra in piena libertà e brillantemente dando il giusto peso a tutto, preferiamo celebrare il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia in maniera sincera, spontanea, ma soprattutto "a parole nostre", spiando ovviamente dal buco della serratura barese.